IL COLORE DELLA
        MISOGINIA 
        Sara
        Piovesan
		Nei miei 
		lavori ho sempre cercato di trasmettere un senso di realtà, una sua 
		sfaccettature, una prospettiva inusuale legata a delle sensazioni che 
		spesso rimangono inespresse, nel mondo attuale. In particolare ciò che 
		mi sorprende sempre è la varietà di forme ed espressioni che assume la 
		violenza. Siamo abituati a legare dei simboli e delle immagini al 
		concetto di violenza. Per esempio il sangue, fa venire in mente una 
		morte violenta, come un omicidio con un'arma del delitto. Comunemente si 
		pensa che solo un'arma possa uccidere, possa compiere un omicidio, e 
		invece non si rende conto delle cose che uccidono di nascosto, 
		lentamente, di una violenza incredibile. Il protagonista dei miei quadri 
		è proprio un sottile dolore, e anima le scene legate a sentimenti e 
		paure ancestrali. Mi piace pensare ad un flusso di energia che anima le 
		piante gli oggetti, gli agenti atmosferici, che questi elementi siano 
		dotati di un'autorità loro. Credo che ci sia un ciclo vitale di cui noi 
		facciamo parte e di cui abbiamo una percezione inconsapevole, offuscata, 
		incostante e che si fa sentire nettamente quando partecipiamo ad eventi 
		essenziali, come la nascita la morte la malattia la paura il dolore.