movimento internazionale arte madi italia
 


Movimento Internazionale Arte Madi Italia
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CATALOGO DELLE OPERE DI VINCENZO MASCIA AGGIORNATO AL 2020:
 

VINCENZO MASCIA

Struttura 04/04    cm. 30x30       2004
Acrilici su legno


2002

   2002

2004

1999




VINCENZO MASCIA

 

Nasce il 6 aprile 1957 a Santa Croce di Magliano, ove attualmente risiede. Nel 1976 si iscrive alla facoltà di architettura dell’università di Roma, laureandosi nel 1982. durante la sua permanenza a Roma segue le lezioni di Filiberto Menna, e si appassiona all’arte concettuale. Di questo periodo sono alcune sue opere nate dall’indagine  e dall’analisi del lavoro di Magritte e Duchamp.

Convinto che l’arte sia un fatto mentale, non ha mai praticato la pittura in senso tradizionale. La conoscenza e il suo grande amore per l’avanguardia costruttivista e neoplasticista lo portano a comporre i primi lavori concretisti.

Nel 1987 realizza la sua prima significativa mostra personale alla Galleria Comunale di Campobasso, prosegue la sua ricerca nel campo dell’astrazione geometrica e nel 1991 realizza le sue prime strutture estroflesse partendo da quella che lui considera la “grande rivoluzione spazialista”, esamina il lavoro di Fontana in quanto spazio reale non illusorio in contrapposizione allo spazio prospettico.

Nel 1992 entra in Arte Struktura e partecipa alla mostra “l’arte costruisce l’Europa” e alle iniziative dell’associazione.

Nel 1996 aderisce al “Movimento Internazionale MADI Italia”.

Nelle sue realizzazioni recenti è evidente il richiamo al costruttivismo da un lato e al suprematismo dall’altro, sempre rivolto al superamento del limite, all’indagine pluridisciplinare, al coinvolgimento dell’esperienza conoscitiva, relativa ai processi percettivi del neoplasticismo sono invece indagati i principi fondamentali: sintesi, piani, colori, composizione, equilibrio.

La sua ricerca rifiuta il dato metafisico e si concretizza nell’insieme di relazioni complesse rese in forme essenziali che tengono conto della particolarità del materiale. La presa in considerazione della spazialità legata al supporto lo porta a realizzare lavori i cui elementi sono indipendenti e componibili.

Quello con l’architettura è un rapporto che cerca costantemente l’approccio metodologico e identico:anche l’architettura si esprime attraverso l’unità di forze contrastanti orizzontali-verticali, pieni-vuoti, superfici lucide o opache, concave e convesse.

 

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