
VINCENZO MASCIA
Nasce il 6 aprile 1957 a Santa Croce
di Magliano, ove attualmente risiede. Nel 1976 si iscrive alla
facoltà di architettura dell’università di Roma, laureandosi nel
1982. durante la sua permanenza a Roma segue le lezioni di Filiberto
Menna, e si appassiona all’arte concettuale. Di questo periodo sono
alcune sue opere nate dall’indagine e dall’analisi del lavoro di
Magritte e Duchamp.
Convinto che
l’arte sia un fatto mentale, non ha mai praticato la pittura in
senso tradizionale. La conoscenza e il suo grande amore per
l’avanguardia costruttivista e neoplasticista lo portano a comporre
i primi lavori concretisti.
Nel 1987 realizza
la sua prima significativa mostra personale alla Galleria Comunale
di Campobasso, prosegue la sua ricerca nel campo dell’astrazione
geometrica e nel 1991 realizza le sue prime strutture estroflesse
partendo da quella che lui considera la “grande rivoluzione
spazialista”, esamina il lavoro di Fontana in quanto spazio reale
non illusorio in contrapposizione allo spazio prospettico.
Nel 1992 entra in
Arte Struktura e partecipa alla mostra “l’arte costruisce l’Europa”
e alle iniziative dell’associazione.
Nel 1996 aderisce
al “Movimento Internazionale MADI Italia”.
Nelle sue
realizzazioni recenti è evidente il richiamo al costruttivismo da un
lato e al suprematismo dall’altro, sempre rivolto al superamento del
limite, all’indagine pluridisciplinare, al coinvolgimento
dell’esperienza conoscitiva, relativa ai processi percettivi del
neoplasticismo sono invece indagati i principi fondamentali:
sintesi, piani, colori, composizione, equilibrio.
La sua ricerca
rifiuta il dato metafisico e si concretizza nell’insieme di
relazioni complesse rese in forme essenziali che tengono conto della
particolarità del materiale. La presa in considerazione della
spazialità legata al supporto lo porta a realizzare lavori i cui
elementi sono indipendenti e componibili.
Quello con
l’architettura è un rapporto che cerca costantemente l’approccio
metodologico e identico:anche l’architettura si esprime attraverso
l’unità di forze contrastanti orizzontali-verticali, pieni-vuoti,
superfici lucide o opache, concave e convesse.
archmascia@tiscali.it