movimento internazionale arte madi italia
 


Movimento Internazionale Arte Madi Italia
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ALDO FULCHIGNONI


2001


 

 2001

2001


ALDO FULCHIGNONI

 

Nasce il 14 agosto 1935 a Napoli dove risiede, frequenta il liceo artistico statale e l’ accademia di belle arti con i maestri Spinosa, De Stefano, Depalma, Ciardo, Bologna; consegue il diploma di scenografia ed è segnalato al teatro “San Carlo” di Napoli: Espone dal 1955 con Biasi, Fomez, Persico, Pisani, Di Ruggero. Dal 1958-59 lavora come scenografo a San Paolo del Brasile e svolge la sua ricerca e attività di pittore-progettista. Accetta la direzione artistica di una cartiera, acquisendo conoscenze specialistiche e tecnologiche su materiali diversi. Dal 1960, tornato in Italia, si dedica all’insegnamento di storia dell’arte e di educazione artistica; continua le sue indagini pittoriche, che con lunghe campiture cromatiche, forti componenti segniche e dinamismo cangiante possono definire la sua ricerca post-futurista. Si dedica allo studio del colore e sperimenta per diversi anni, affinando nitidezze e trasparenze cromatiche; lavora in solitudine, partecipando raramente a manifestazioni espositive. All’inizio degli anni novanta inserisce nelle opere tagli luminosi in nuove suddivisioni cromo-strutturali delle compiture allargate e in netti tracciati modulari; sintesi, piani, colori, equilibrio compositivo, principi fondamentali del neoplasticismo sono le regole nelle quali si identifica. Risolve quadrati e rettangoli con rigore lineare e spinte cromatiche sui quali inserisce acuti triangoli di luce. Si avvicina alle teorie del Madi e prosegue la ricerca caratterizzata da lavori di equilibrato livello esecutivo, che si divide tra visioni allargate e aperte, richiami e rimandi paralleli, segnalazioni e dilatazioni speculari, in proposte di tensioni spaziali. Le ultime opere sono il risultato di uno schema meditato e di una franca dinamicità cromo costruttivista. È particolarmente interessato allo studio delle infinite possibilità di combinazione e degli equilibri tra forme geometriche diverse. Oggi realizza le sue opere con incastri di forme geometriche in legno dipinto di vario spessore. Le bacchette nere, uscenti dal nucleo della composizione, assumono il ruolo di vettori spaziali, stimolanti l’infinito gioco creativo. Hanno scritto, tra gli altri: G.Agnisola, A.Avitabile, S.Arcella, A.Calabrese, R.Casolaro, S.Cecere, N.CornaoTedeschi, R.Corti, G.DaLio, A.DeFalco, M.Depalma, G.DePaolo, G.DeRienzo, G.Errico, L.P.Finizio, S.FizzarottiSelvaggi, G.Grassi, G.A.Leone, A.Lippo, F.Mazzoli, M.Micozzi, R.Nigro, P.Rasulo, F.Resca, N.Romeo, D.Raio, G.Segato, C.R.Sciasa, M.Vitiello

 

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